Gentile Professor Conte,
mi scusi sin da ora se questa mia
ha la fantasia e l’ardire di distoglierla da cose molto importanti.
Quand'ero piccola, sui vetri appannati della finestra disegnavo col dito i contorni di monti lontani e innevati che mi si paravano davanti, mi illudevo di toccarli ma li sentivo più vicini: con lo stesso spirito, oggi le scrivo. Non so ancora, non credo vorrò firmare queste parole che ritengo -presumo- siano e saranno le parole di tanti.
Quand'ero piccola, sui vetri appannati della finestra disegnavo col dito i contorni di monti lontani e innevati che mi si paravano davanti, mi illudevo di toccarli ma li sentivo più vicini: con lo stesso spirito, oggi le scrivo. Non so ancora, non credo vorrò firmare queste parole che ritengo -presumo- siano e saranno le parole di tanti.
A me fa male vedere, sentire questa
mia terra -Crotone e la Calabria tutta- come ‘dimenticata’ dal resto della nazione:
dimenticata nelle sue sofferenze e povertà; nei suoi tanti splendori che, non
solo la natura, ma anche una storia grande ci prodigano; nelle tante forme d’arte
che pullulano e si nutrono di tutto il bello che le circonda.
Dimenticata anche oggi che, quasi
sottovoce e in atto di compassione -in questo nostro “patire con” i fratelli
del nord e di tutta la nazione-, chiediamo un sostegno materiale contro la
Bestia covid19. Un sostegno che ha nomi concreti in tamponi, mascherine,
strumenti adeguati a far fronte anche noi al pericolo che, anche su di noi,
inermi e dimenticati, incombe.
Una terra che, dimenticata, balza
- anzi, schizza - agli onori della cronaca come terra di mafia e fannulloni e
piagnoni e approfittatori. Mi creda se le dico che, per dignità e orgoglio e
tradizione, qui c’è gente -a iniziare dai medici, condotti e ospedalieri, oggi
al nostro fianco di malati o potenziali tali, per finire ai tanti e ciascun lavoratore
che reggono, nonostante un continuo remare contro, la nostra economia - qui c’è
gente che ha il decoro del proprio lavoro e in quel decoro si identifica.
È terra dimenticata da chi
dimentica che la gramigna cresce sempre insieme al grano...
Con la speranza di sentirla, come
i miei monti, più vicino, La ringrazio e le auguro tutto il bene che saprà fare
per questa nostra martoriata nazione.
f.to: io, fieramente calabrese e
italiana/o