E l'inverno
curvo sulla sua polvere
scivolerà dai pennacchi rubizzi
dei rapidi tramonti
e cambierà linguaggio l’acqua
più paziente nel ninnare vagiti verdi
e il vento farà da mandolino
all'assolo di una cicala impaziente
e la barca già taglia l’onda
che, ridendo di spuma, si ricompone
e l’odore della notte – così carnale -
salirà sino ai cardini del cuore
e il cielo tornerà una stanza di sogni
nebbiosi, presto illimpiditi dai colori
e la natura che pare dirmi “non ho
niente a che fare con le tue parole”
scriverà un’altra primavera
… la sua poesia d’amore.