Da CROTONEINFORMA.IT
ARTE E CULTURA / Angela Caccia
conquista il Premio Alberoandronico
Quarto posto per la silloge "Gli occhi puntati ad est e il
fiato corto" della poetessa cutrese
Martedì 07 Aprile 2015 - 15:0
“Poesia intimista che libera energia costruttiva
e catartica. Un notturno alla Chopin”: così, il critico e poeta Vincenzo
D’Alessio descrive il trionfo dell’espressione di emozioni contrastanti in “Gli
occhi puntati ad est e il fiato corto”, silloge inedita di Angela Caccia.
Secondo posto al Premio Internazionale “G. De
Scalzo” di Sestri Levante, terzo al Premio Hombres di Lettopalena, e nel
venerdì della Passione di Cristo, per la raccolta della poetessa cutrese è
giunto il quarto posto all’ ottava edizione del Premio “Alberoandronico”,
offrendo così un’occasione di resurrezione culturale per la città pitagorica in
un prestigioso contesto internazionale.
“Un evento intergenerazionale e globale:
vincitori dagli 11 ai 102 anni, dal quartiere agli Stati Uniti” ha dichiarato
il presidente dell’associazione capitolina, Salvatore Fruscione, che tra
circa mille opere pervenute da ogni angolo del mondo, nella Sala Protomoteca in
Campidoglio, con una giuria composta da giornalisti, docenti e critici
letterari, ha apprezzato e premiato l’opera della Caccia.
Il potere purificatorio dei versi della silloge,
divisa in cinque parti, ognuna delle quali preceduta da una breve prosa che
introduce il tema delle liriche, ha incantato D’Alessio che
sostiene fermamente quanto “ascoltare i versi che la compongono,
lasciarsi andare al metronomo del mare, alla chiarità del suo fondale, riuscire
ad impadronirsi della musicalità che domina le strofe, il verso breve, è
sospendersi dal quotidiano” .
Gioie e sconfitte, presente e memoria si
rincorrono in un crescendo di pathos che si insinua nei solchi
dell’anima, pervadendo l’esistenza: “Ma chi scrive, in fondo, ha solo sé come
scandaglio, sé da proporre, in ricchezza e povertà” confessa la Caccia nella “
Sezione Quarta : La Fede che scava ” della raccolta che a breve sarà pubblicata
a cura della casa editrice Fara di Alessandro Ramberti, rivelando la volontà di
instaurare un dialogo con il lettore, fondato sulla condivisione delle
sfumature dei rispettivi vissuti, del sentimento per la propria amata terra.
Gabriella Cantafio