Annodi i fili del tempo
e poggia saldo il piede
sullo sterrato presente
pennellata ricca che torni
al cuore
lo colmi di salsedine
o ribadisci le ragioni
di un’esistenza
nel pistillo di un sogno
su un palcoscenico
senza platea o attori
a te il buon governo
di sentimenti, lucciole
nel plenilunio della ragione
spanato dal tempo
non fai più presa
pietra in cenere
di te solo una dissolvenza
un coro perduto tra le stelle.