giovedì 9 novembre 2017

Non mi crederai




Non mi crederai
ma io li sento piangere nella bocca
di chi non sa impastarle   come di mano
che non trova il verso alla carezza -strattonate
franano e si rompono-

voglio dirti
che non bastano parole oneste chiare
bisogna sollevarle   sollevarne l'oro dal fondo
rianimarle del bene per cui valsero

scuoterle a dolcezza    che brillino da dentro
a colorare la voce che le transita
nell’empatia che le accorda a suono
-dal contesto poi svolerà poesia-

ed in consorzio
su orecchie pelle nervi
spigheranno parole note eppure nuove
nell'affettività del verso in cui rinascono