Se c’è una madre c’è un figlio
e il respiro resta circolare
Ora che hai riempito
la bocca
di sensi e parole, i
piedi di cammino
questi sguardi
digiuni
che chiedono, mi
chiedono …
alla fine le alghe
s’ammassano
la rondine riconosce
la gronda
ma l’umano l’umano
è solo transumanza e noi
ai
suoi crocicchi
dispersi scatti di bui di luci
… ad uscire
ogni giorno nel
giorno
s’impara: la notte
ha le mani già piene
di alba,
avrà un senso questo
andare
per campi e per
stelle
fiancheggiare i
dirupi
e danzare in un fiotto
di sole
tra le pozze di
pioggia
avrà un senso…
Da lontano ti guardo
mi dormivi sul petto
sei lo stesso calore
lo stesso dolore … come allora
parlo piano per non
svegliarti