sabato 16 settembre 2017

"A raccontar le stelle" rassegna culturale Roccabernarda 15.9.2017



Ci sono cose che vanno lasciate libere in superficie, che è bene non appropriarsene. Prendi, ad esempio, un evento come quello di ieri: la presentazione di mie poesie alla bella gente di Roccabernarda e hinterland.

Comunemente e per tutti, un evento culturale; per un poeta (penso che il mio sia un sentire comune), il dopo è un’incognita, a tratti uno strappo: versi come parti serrate di te –di anima di inconscio di pudore- porti e sparpagliati nell’anima, al pudore e all’inconscio di una platea – quella di ieri sera, ricettiva fino alla commozione.

Cosa avrà dato il poeta coi suoi versi? Cosa sarà rimasto all’orecchio paziente che “ha visto” attraverso l’ascolto e gustato nella navata di una cappella con mura così diroccate e così cariche di voci e di atmosfera? Certe cose vanno prese senza rivendicare alcuna appartenenza perché abbiano il bene di essere lette attraverso le buone intenzioni che le hanno animate.

 Ecco allora che ogni perplessità si stempera al ricordo delle belle donne Rocchisane organizzatrici della rassegna “A raccontar le stelle” –una per tutte, Elisabetta Scavelli, assessore alla cultura-; dei coriacei propositi del sindaco Nicola Bilotta e dell’Amministrazione tutta, tesi ad attuare una sorta di nuovo imprinting sul territorio attraverso il canale della cultura. E, ancora, dei giovani dell’Istituto musicale Leonardo Da Vinci, portatori tutti della loro fetta di poetico; della consueta e salutare fierezza di un Rotary –come sempre, ben rappresentato- foriero, attraverso il suo Presidente Luigi Ielasi, dei valori alti di una vita.

Ci sono cose che vanno lasciate libere in superficie, perché si possano definire, nel loro risultato, un vero successo. Perché non c’è mai un io e un tu, ma solo e sempre un NOI a prevalere.