Questa, la notizia: una notizia come tante,
positiva come poche. Avrà destato, in chi l’ha letta, la solita reazione
compiaciuta, l’equivalente di una cordiale pacca sulla spalla alla “Prof” del Liceo Classico Pitagora -così
la chiamavano i suoi alunni- Daniela Salerno, all’Assessore Antonella Cosentino
che ha promosso l’idea, al Direttore della Biblioteca, Luciana Proietto, che ha
contribuito a realizzarla.
Ma chi, come me, è stata “dentro” quell'accadere mentre srotolava il progetto, ha ricevuto molto altro. Saliva come una gioia
bambina nel toccare con quanta assertività alcuni ragazzi -tutti belli! - si
facevano carico di illustrare il lavoro svolto; una goduria quei giovani sorrisi
compiaciuti, l’emozione che mozzava loro le parole, gli sguardi bassi, le
piccole amnesie, quel colorito che s‘accendeva e scompariva subito dalle
guance. E ancora, la permalosità di alcuni nel sostenere i propri
paladini/scrittori (… mi ha ricordato la foga con cui difendevo i miei, le
annotazioni a matita a margine di ogni libro, la pagina di diario dedicata al romanziere
del momento e qualche lacrima dedicata al protagonista del suo ultimo romanzo).
Autentici pezzi di emozione, i loro commenti alle
pagine lette: così accesi di entusiasmo, di freschezza, bellezza convulsa;
spunti e punti di visuale nuovi, intelligenze accese che una scuola intelligente
è all'altezza di nutrire e implementare.
E questa non è solo “frutto di gioventù”, ma è
la buona gioventù che cresce perché ha linfa in buoni alberi, dalla famiglia alla
scuola, nè il frutto potrà cadere lontano dall’albero. Da parte mia - e,
presumo, di quanti assistevano con me al work shop - sarà salito alle labbra lo
stesso incoraggiamento al piccolo protagonista che, emozionato da morire, si
inceppava ora nella lettura ora nell'esporre a braccio il suo commento:
Forza!... avrai tempo per curare la dizione e
innervarti del sangue freddo necessario per affrontare una platea: quello di
oggi è un piccolo grande puzzle nella tua storia che ti auguro importante. Domani,
domani sarà più chiara questa citazione del grande Pasolini che ti lascio: qual
è la vera vittoria, quella che fa battere le mani o battere i cuori?... e capirai che, già da allora, eri un
vincitore.