La rosa quando s’apre
s’apre all’azzurro
le brilla il sole sulla fronte
io che conosco le case
velate di pioggia
l’avanzo della notte che
ammorba l’aria del mattino
di me una stilla nelle tue arterie
sarò un puntino sulla cartina
muta del cuore
-bellezza che torni e incanti
è nei suoi occhi che vado
oltre la mia morte-
ti sia promessa il presagio di un nome,
più veloce il tuo passo della nuvola
ruzzolante sulla strada,
che almeno tu vada oltre la siepe …
dove Proserpina coltiva ancora margherite.