E tornano i silenzi
come gallerie
caligine sui fianchi
la testa è di medusa
digrigna i denti
sibilano le serpi.
Piccole rotaie
traballanti
inseguono l’uscita
lì dove la notte consegnò
la brina al roveto
dove il cobalto
si accascia
all’improvviso sul grano
e lo fa mare
ogni goccia
si scoprirà
regina su di un petalo.