Venne il giorno dello sbaglio
qualcuno qualcosa ti cucì brandelli
e diffuse in petto una notte
… di chi la colpa?
verrà il giorno del riscatto?
La cappa è stretta e senza cuciture
-inutile cercare la maglia rotta-
tu la indossi inerme
fintanto non si consuma.
Il giorno della semina
non è solo grazia:
il piede del mietitore
schiaccia ancora gramigna
mentre fa solco
-se spiga il campo
non si deve solo al Sole
e ogni pane conosce
la fatica dello scarpone.
Tutti si annaspa
si respira sotto ombre
la differenza sta in una fede:
vivere è l’infinita pazienza
di ricominciare.
Verrà il giorno in cui il tempo
sarà coscienza del non ritorno
che ti sia festa e giorno di nostalgia
amore mio
non di rimpianto.