lunedì 2 settembre 2013

Inquieto amore (A Margherita Guidacci)



Dal verso una voce chiara
sospende ogni altra
e solleva alle sue corde

in te
respiro e sospirato
balzano più lucenti
di parole articolate. 

Sei di pino secolare
e sullo sfondo
un mare ti bagna
generoso
e tu lo bevi a sorsi

poi la risacca ...
l’acqua fugge e prosciuga
quanto aveva irrigato
non resta un’eco
alla conchiglia.

Tuo
il dialogo eterno vita/morte
e nel dubbio di un dio ignavo
drizzi o ammaini una bandiera

(ti chiamo per nome
e solo ora mi accorgo
di quanto sia uguale al mio
             .... inquieto amore).



2 commenti:

  1. che dire? mi piace, il pino secolare l'ho dovuto ammainare e anche sul viale la municipalità ha provveduto a tagliare quelli che squadravano il cielo. Qui di mare neanche l'ombra. Generosità poca. Inquieta, e basta. /.)

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    1. Mi pare che quel pino secolare non sia scomparso dal tuo intimo viale, me lo conferma questo tuo tocco di nostalgia :-)

      Grazie
      Angela

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