A mio figlio, con tutto l'amore che posso...
La pagina bianca
che
avrei scritto
così mio mi
allungavo di te
io il ramo e tu la
foglia
ero il Piccolo Principe
tu la rosa.
Sapevi di bozzolo e
modulavo al tuo
respiro
il mio a farti
compagnia
… odoravi di buono
nel castello
con me
tra le fate.
Piangevi e mi
bagnavi le labbra
supplicai in
silenzio l’istinto
in silenzio crebbi
madre.
Passeggiammo poi un
crinale di solitudini
con bolle colorate
di rabbia e d’allegria
- strane alchimie
della pubertà.
Ora sei altro da me
Ora sei l’uomo che io sognavo
e tu non speravi. Ho spinto il tempo
e lui ti ha colmato
di sé
lui ha spaccato a
freddo quest’anima
che era nostra, che
era una.
La tua è la metà
vigorosa
non ha sofferto il taglio
la mia è di madre
e non legittima dolore.
Da Nel fruscio feroce degli ulivi - Faraeditore 2013