Sa di tempo allungato
un signore accigliato
col passo malfermo e
il bastone da passeggio
o forse un valzer lento
su un vinile ormai rigato.
I vecchi qui
non muoiono del tutto
resta un berretto sulla panca
e l'orologio fermo alla gioventù
donnine col fadale sedute in tondo
le trovi ai margini della strada
quasi il corridoio di una sola casa.
L’autunno è languido di
foglie che si staccano alla
vita ancora accese,
vita ancora accese,
fermento dell'inverno che verrà
primavera
pellerosata
grazia tiepida di un sole
grazia tiepida di un sole
che non tramonta mai per caso:
il giorno si colma nei campi
al pomeriggio
il riposo del soldato
una vampa l’estate
e quando coi colori
silenziano le passioni
la notte è un cobalto indeciso
il buio scintillante di un Van Gogh.
Distanti da giungle da cascate
dal continente altro che non sa,
il paese è sentimento viscerale
assiepato
assiepato
una voce una malattia
un amore infelice …
non si conosce l'altura
la lontananza sola
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