Vieni
Tu che sei Santo
sfogliaci
scendi nel profondo
nella bettola di cuori
dai muri scalcinati
fiorisci le labbra prosciugate
dai nostri piccoli trionfi
una Tua goccia e
torneremo cristallo onesto
a riflettere i lucori del creato
papaveri che nel campo di grano
raccontano alla spiga flessa
il tocco decisivo e lieve
dell’amare.