FINALE
NAZIONALE DI COPPA ITALIA 2014: MEDAGLIA DI BRONZO A ROSSANA GENTILE
DELL’A.S.D. JUDO MILONE CROTONE
Un maestro indù mostrò un giorno ai
suoi discepoli un foglio di carta con un punto nero nel mezzo
"che cosa vedete?" chiese.
"Un punto nero!" risposero.
"Nessuno di voi è stato capace di
vedere il grande spazio bianco!"
Replicò il maestro. (Apologo indiano).
Tanta premessa per sottolineare come,
coinvolti dal nerume che circonda questa nostra fetta di tempo e di Europa, si
avverta quasi una ritrosia a leggere notizie positive, stridenti col quotidiano
requiem di sottofondo in cui la Cassandra di turno continua a profetizzare sciagure. Il positivo è recepito l’eccezione, lo
sporadico che, ahimè, conferma la regola e la consuetudine di un’inesorabile
discesa. Ma le regole sono altre, le
consuetudini si cambiano …
Tanta premessa per inquadrare nella giusta
e dovuta dimensione la vittoria della nostra Rossana Gentile, atleta dell’
A.S.D. Judo Milone Crotone, sulla friulana Bressan Asha. Un meritato terzo posto
conseguito alla Finale Nazionale di Coppa Italia, gara riservata agli atleti appartenenti alle
classi junior e senior, svoltasi a Follonica il 1° giugno scorso.
Un appuntamento annuale al quale gli atleti
della Società Milone – in primis Rossana
che emerge sempre per l’impegno nei più estenuanti allenamenti - si preparano con costanza e quotidianità, ben
consci – e a dispetto di quella
deleteria convinzione che dilaga nella nostra gioventù – che un risultato,
sportivo e non, va guadagnato e, quindi,
sudato. Nulla può essere lasciato all’improvvisazione o alla fortuna del
momento, né si può confidare su innati talenti se questi non sono alimentati e
sostenuti da una tenace preparazione: Il genio è l'1 per cento ispirazione –
avverte Thomas Edison - e il 99 per cento traspirazione,
sudore.
È
in questo sfondo che va incastonata la vincita della nostra ragazza, diciassettenne
di una semplicità estrema, a cui mamma Carmela e papà Tommaso hanno ben
inculcato principi e valori che “sono la regola”, smontano ogni litanica autocommiserazione
e aprono a prospettive di vittoria: non è un caso che, oltre ad essere
un’ottima judoka, Rossana raggiunga anche ottimi profitti scolastici.
Gioventù
buona e sana la sua, che di solito resta nell’ombra perché i titoloni di
testate e mass media in genere sono monopolizzati da notizie altre - ben
lontane dal mostrare l’esempio - che rimarcano le nefandezze di ragazzi
traviati: un gioco sporco il loro, un
gioco al ribasso, che opacizza la strada e il percorso e preferisce additare
l’ostacolo e il muro.
Certo,
il rumore di un abete che cade fa più fragore di quella che è stata la sua
silenziosa vita, ma è l’intera abetaia
che resta sana se punta sulla buona crescita.