Visualizzazione post con etichetta DICIAMOCELO .... Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta DICIAMOCELO .... Mostra tutti i post

lunedì 5 dicembre 2022

DICIAMOCELO...

 


Diciamocelo: è un Natale sottotono ma ce lo nascondiamo un po’ tutti.

Qualcuno, con frasi tipo - l’importante è essere vivi; che ci sia la salute e compagnia a briscola- cerca di ravvivare le braci e, invece, sembrano nicchiare anche le luminarie sull’albero.

Natale è quella finestra che si apre una volta l’anno e, come ogni finestra, è un punto di fuga dove l’interno e un esterno si raffrontano, si intersecano, si raccontano. L’armonia tra un fuori e un dentro non è scontata né dovuta: stride, più di ieri, un accorato desiderio di pace coi rumori della povertà  della guerra dei disastri climatici delle ingiustizie sociali della malattia.

 È la festa dei doni per antonomasia e dubito che ogni casa non avrà un panettone in più per poveri e sfortunati.

Torna l’immagine della porta della Basilica della natività a Betlemme: piccola angusta stretta: la porta dell’umiltà. E non è quella -o qualcosa di molto simile - che, tutto sommato, faccia difetto: chi più chi meno, chi crede e non, oggi è fin troppo consapevole di essere solo un pulviscolo nella grande battaglia tra bene e male.

 Ma allora cosa manca per infuocare questo Natale?