domenica 30 novembre 2025

LE CHIAVI DI CASA: due Popoli e una terra contesa - Reading di prose e poesie, 29.11.2025 Crotone



 Su un rialzo rotondo in legno, un incavo centrale ospitava una grande scodella di alluminio contenente carbone, braci e cenere, il tutto protetto da un gabbione di ferro.

Il braciere era il mobile più significativo e il vero cuore pulsante della casa. L'equivalente ancestrale di molteplici funzioni moderne: 

al pari di un termosifone, fungeva da generatore di calore attorno a cui si stringeva la famiglia; il precursore del tostapane e della friggitrice elettrica: il pane si abbrustoliva lento così le patate – e che sapori! Era anche una valida asciugatrice: rendeva all'indomani i panni bagnati perfettamente asciutti – anche se un po’ affumicati.

Più di un oggetto, era il salotto buono, il cerchio sacro in cui si intessevano discussioni e dove persino i silenzi assumevano un intimo peso.

La sera scorsa, nel corso del Reading, dal tema particolarmente intenso e spinoso, si sono succedute parole cariche di significato. Le immagini proiettate, per quanto potenti, non hanno generato commenti, ma silenzi. 

Il violino, con la maestria del suo esecutore, ha saputo colmare i vuoti di senso con dolcezze inattese, trasformando le pause in ponti emotivi.

Non mi aspettavo una partecipazione così vasta. 

Nè la magia del momento: in quell'intimità condivisa, ci siamo idealmente presi per mano, cercando l'un l'altro conforto. Il calore si è propagato, non per convezione, ma per conduzione emotiva: il braciere era uno solo, e si chiamava UMANITÀ.


Si ringraziano INFINITAMENTE, gli intervenuti:

Don Rosario Morrone, Direttore Ufficio catechistico 

il Consigliere regionale, l'avv.ssa Elisabetta Barbuto 

i Poeti, le Voci narranti, il Violinista e il Pubblico tutto.

Un ringraziamento particolare al Prof. Giuseppe Gangale, da sempre fedele custode di sapere, saggezza e della Biblioteca della Follia che ci ha ospitati