Da CROTONE INFORMA.IT
Lo scorso 2 gennaio, all’interno
della Chiesa di San Paolo Apostolo di Crotone è stato presentato “L’Alveare
Assopito”, il testo di poesie di Angela Caccia edito
da Fara Editore.
Il testo è stato dapprima introdotto dal
Parroco Don Lino Leto per poi lasciare spazio al dialogo tra
l’autrice e Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo Arcivescovo di
Matera – Irsina.
Ad arricchire la presentazione, poi, ci ha
pensato Gianluigi Borrelli, che ha allietato la platea con due
performance musicali particolarmente apprezzate.
L’Alveare
Assopito, presenta un titolo decisamente particolare, sul
quale ruota una forte contraddizione. È noto che gli alveari siano tutt’altro
che “luoghi” silenziosi e dormienti. Ma proprio la forte differenza di
significato, regala un’immagine talmente d’impatto da non poter lasciare il
lettore indifferente.
L’idea, come spiegato dall’autrice, nasce da una
citazione del filosofo tedesco Immanuel Kant: “L’uomo non è destinato a
far parte di un gregge come un animale domestico, ma di un alveare come le
api”.
Partendo da questa citazione, Angela Caccia ha potuto
meglio spiegare, nel corso del dialogo con Mons. Caiazzo, il significato di
questo contrasto.
Questo da l’immagine di una realtà
non pessimistica.
È vero che ci sono degli alti e
bassi che viviamo tutti i giorni, ma esiste sempre quella speranza che qualcosa
prima o poi riesca a destare quell’umanità vera e profonda trasformando ognuno
di noi in portatori del divino
Nessuno può salvarsi da solo
Rendere il lettore consapevole della
propria umanità, dandogli la possibilità di vivere un’altra dimensione. Una
dimensione che non sia quella della routine giornaliera, quella della fretta,
del dover fare tanto in poco tempo, ma quella della lentezza, del rallentare,
del prendersi del tempo per sé stessi, riscoprendosi e conoscendosi.
Ma soprattutto riuscire ad entrare in contatto con l’altro, che sempre più
spesso si accantona a causa della velocità con cui si affronta la vita.
Questo un po’ il compito della poesia in generale, ma anche dei componimenti di
Angela, che costringono il lettore a soffermarsi sulle parole e sui versi.
La poesia regala la possibilità all’uomo di fermarsi per entrare in una
dimensione importante del vivere; una dimensione che ci aiuta a recuperare il
senso del prendersi cura delle persone, perché, come ha sottolineato Papa
Francesco: “Nessuno può
salvarsi da solo”.