sabato 29 agosto 2020

MEMORANDUM


 

Non credo
nella bontà di manovre senza
i piccoli passi abituati al cammino
     Non credo alle grandi rivelazioni
-al fortuito si! -scosta ancora nubi
il caduceo del gaglioffo
né Itaca sarebbe miraggio
se un manipolo di sciagurati
non l'avessero sognata così tanto
    Credo che Circe avesse un culo
enorme e denti cariati
che non fosse il mozzafiato di cui
Ulisse cantava - per ricredermi
dovrei indossare i suoi occhi
    che il più grande segreto
sta dove nessuno lo cerca: dietro
palpebre serrate -canta il mio gelsomino
canta da giugno     eppure
c'e' voluto questo piovasco di luna incerta
tra malinconia e ricordo
perché lo ascoltassi
    che in ogni credo ci sia
un margine di errore e riconoscerlo

sia la nostra parte onesta 
quella esentata dal chiedere perdono
    che Dio non faccia preferenze
e abbia i suoi tempi -non sono certa
della sua innocenza sul dolore
se e' vero il legame tra fiore e sterco
    Credo che i figli abbiano il nome
di un genitore tatuato addosso
e la vita decida quando sbiadirlo
quanto marcarlo
    che la vita sia un'instancabile
Madre coraggio a cui nessun
adolescente presti ascolto e i vecchi
siano saggi solo per le orecchie più sgombre 
e più tempo da dedicare
a pensieri lenti    parole instancabili
    Che si possa modificare
modularsi a un credo nuovo 
a patto di non rompere il filo tra ieri ed oggi
altrimenti sarebbe un rinnegare
e rinnegarci
    Credo diano fastidio sia le mosche
che gli elefanti ma servano entrambi
per la regola aurea
     che la carbonara senza il pepe nero
è una variante di pasta lessa lì dove 
l'infinitesimo e il capillare fanno la differenza
     che la velocità
con cui si atterra al presente
dà la dimensione del nostro reale
e a non saperlo scrollare da sé
si fissa la distanza da un qui all'eterno
     che il modo migliore
di conservare l'estate sia un vasetto
di pomodori al basilico -rosso
passione    verde speranza
contro ogni venerdì santo
     Credo nell'immutabile e
in una sua precisa debolezza
da ricercare con costanza
e mi consenta almeno di scalfirlo
    Credo che chi scrive
risponda a una stessa domanda che 
resterebbe a galla
se il foglio non l'ancorasse : dove sono ?
    che si possa entrare in carne e sangue
nella scrittura di un altro
sentire il tuo timbro nella sua voce
ma non potrai rubargli il rosa
delle sue parole
    Che questo scritto vada aggiornato
periodicamente
di tanto in tanto
e che non spetti a me
la prerogativa di un punto finale