L’ALTRA ME
Tocca
scendere
i gradini
ogni notte
ogni notte
scollarsi
dal sé
cade piano
nella scena
l’altra me
così segreta
alla coscienza.
alla coscienza.
Io
l’artista io la platea
mi aggiro
in libertà vigilata
tra soli di
cartolina
in un tempo
senza binari.
Quella
pelle seconda
m’aggroviglia
rotola
va
all’incontrario
tautologia
del giorno
o il dubbio
di una pizia …
Si risponde
tutti all’alba
con gli avanzi di un sogno.