Dal noto sito Literary
Nel nuovo libro Il tocco
abarico del dubbio, Angela Caccia dispiega un mondo variegato che abbraccia
tutte le stagioni esistenziali e scende nel profondo dei sentimenti. Non si
limita alle semplici emozioni, bensì naviga nelle motivazioni psicologiche e
nel mistero della nostra realtà; anzi, cerca di superare pure la barriera
invisibile che ci separa dall’aldilà.
La morte, in effetti, serpeggia tra i
versi seminando dolore ma Angela Caccia riesce ad addolcire il distacco con
delle appropriate metafore che creano un’atmosfera malinconica, dove, però
s’insinua la speranza di un possibile “oltre”, altrimenti la vita si ridurrebbe
a un breve e incerto cammino.
Anche la composizione del libro
risulta interessante: si suddivide in cinque sezioni, ognuna delle quali
preceduta da un testo in prosa, profondo e pregnante, che ne delinea il
contenuto.
La sua è una voce matura che si
avvale di una stesura nitida, senza cadute o voli lirici stucchevoli. Vi
troviamo gli affetti più cari e indissolubili, come quello della madre e del
figlio, ma anche ricordi dei tempi giovanili e bellissime immagini: “le tele
assolate / di tutte le estati / i pennelli cantarono / colori scatenati // il
blu lapislazzulo / dentro arcobaleni e / dopo la grande pioggia // i granelli
di sale / confusi a lacrime essiccate…”.
Il tocco abarico
del dubbio è dunque un
libro notevole che rivela una grande ispirazione poetica e una sentita ricerca
esistenziale.