Mi accosto a te
ritrovi il tuo volto
mi guardo da vecchia
ha passi piccoli la tua notte
un ronzio la memoria.
Non c’è sole che basti
a scaldare le vene,
la foglia si accartoccia
e già scintilla un boccio
sul giallo secco.
La morte avrà il piede
dello stesso Mietitore
cadrà violento sulla stoppia
a te ali di stelle
ladre di ogni orma …
E ti guardo rosa sfatta, Madre,
intatta e silenziosa bellezza
di un nome.