Siamo ormai in pieno corso 2013 … paure
tante e qualche convinzione, piccoli paletti che sposto di volta in volta più
in là, se racimolo un passo verso un orizzonte che mi rimane vago. Il mio è un
bilancio sommario che si guarda bene dal valutare voci in dettaglio, tentazione
tanto istintiva quanto vana: la vita non è allineata sui nostri fusi orari e un
confronto, tra il nostro divenire e il suo, è da sempre su posizioni impari:
lei continua a correre, noi inceppiamo ad ogni piè sospinto.
Nel setaccio dei consuntivi, poi, rimangono
solo i grumi grossi, delusioni e dolori che si assommano a quelli degli anni
passati e diventano macigni che generano altre paure.
Esisterà un stile di vita ottimale che
realizza appieno un’esistenza, ma io non lo conosco. Sono tra i tanti che
approccia il nuovo giorno come può come sa, che fatica a volte a rabberciare un
sorriso o anche a predisporne il volto.
Eppure è solo lui che da sempre pesa il
cuore di chi lo porge, di chi lo riceve … e incoraggia entrambi a sgambettare ancora
questa vita.
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