Padre
oggi ti chiamo così come se gli anni che
conto dalla tua morte avessero consumato
ogni familiarità
e di te che mi sei radice e chioma
non mi rimanesse che qualche filamento.
Il tempo è un oceano inclemente
separa la battigia dall’orizzonte
un’onda da lontano rotola
a riva sciaborda e
a volte
li lega insieme
al rumore eterno del mare.
Tu la grande assenza
io il vuoto che riempivi
non sarà mai una lapide a dirmi dove sei
se dal tuo silenzio a questo foglio
un verso ci annoda ancora.
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