giovedì 29 novembre 2012

Le parole importanti


La maternità è una specifica qualità del tempo che consorella ogni donna.
In quella potenzialità a duplicarmi tutto il segreto di essere donna. Un figlio mi appartiene per il solo fatto che è lui a condividermi ancora. Sono madre ed è un tale crogiuolo di tensioni!

Quante zone d’ombra conosce questo ruolo che forse è solo un cromosoma. Sono madre e non cesso di essere figlia, ma quest’ultimo è ormai un ricordo vago, un’epoca altra, un’altra geografia.

Eppure, allora come ancora, all’improvviso, tra madre e figlio, un dislivello. E si fa angoscia l'ansia di trovare un linguaggio unico, mantenere un contatto, evitare che il naturale distacco diventi un commiato.
Da qui i vademecum del buon genitore, prodigiosi e dettagliati, comprati e scritti a iosa. E tutti a parlare di un figlio come dell’ultimo modello FIAT.

Ma ognuno è un impasto di carne ossa e ideali grazie ai quali "io sono io" e non potrei essere altrimenti. Come spiegarlo? Come spiegartelo?...

Cosa fare a convincerti che ti ho amato da subito e, per questo amore, mi faccio carico di stanarti da ogni culla, da ogni cuccia, perché impari il passo cauto dell’uomo, ognuno verso il suo tesoro. Non esistono mappe, solo tracce, sporadici significati. Molti li illumina il dolore, perciò è prezioso, non va sprecato nell’autocommiserazione ma gestito e fronteggiato e retto.

Come farti capire che il vero curriculum non lo fa un medagliere, ma l’intima assertività che costruisci e ti costruisce dentro, all’ombra di tanti dubbi. Cruciali quelli che svelano un limite ma fanno scattare l’audacia la fiducia l’intelligenza a superarlo.

Come spiegarti che l’ingordigia è una violazione della libertà, anche l'altro ha diritto al suo; che essere e restare liberi sta nella cura di occhi nuovi, disponibili al nuovo; che non è bene conformarsi all’immagine bella che gli altri hanno di noi, a lungo andare una maschera potrebbe diventare il volto, e accettare il proprio volto, così com’è, è il nostro atto di fede a questa vita, in questo mondo...

E se anche riuscissi a colmare le distanze
se, ali di farfalle, le mie parole arrivassero a te
e ti nutrissero di primavera
come spiegarti che non valgono nulla
sono fumo, sono polvere...
dovrai rigenerarle di te, IN TE!

Solo così, domani, avrai anche tu
le tue parole importanti
da conservare e dedicare a tuo figlio...

f.to Io

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