Parlare di poesia, per chi ne scrive, è già un incubo; dover parlare della propria, è una comunità di incubi che accerchiano impietosamente la vittima: non credo di esserne uscita completamente illesa dall’assedio.
Resta una consolazione: mi sono spalmata con sincerità. Grata a questo splendido sito, ad un' apprezzabile rubrica, a Fabrizio Centofanti
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La parola ai poeti. Angela Caccia