Mi piacciono i silenzi, stare a
tu per tu col foglio, sia quello da scrivere che quello da leggere; mi piace rincorrere
i pensieri e, magari, spingerli un po’ più avanti di una tappa o rimuoverli da
uno stallo.
Se posso, sto volentieri lontana
da platee ed esibizioni, e non perché non ami i bagni di folla, ma sono così
abituata ai segna passi della mia solitudine - sempre indirizzata verso
qualcosa che bruci di essenziale o di bellezza - che mi sento inadeguata a fare la
co-protagonista di serate artistiche (quanto mi sarebbe piaciuto in alcune
cerimonie di premiazioni poter mandare il mio doppio a rappresentarmi!...).
Poi, capita che la vita ti smentisca: è successo ieri sera al concerto di musica e poesia “Canto per Licia” che si è svolto nella chiesa del SS Crocefisso di Cutro – quale migliore location se si pensa che, musica e poesia, sono le arti più vicine al trascendente!...
La soprano Bianca Sarcone era in
splendida forma (ho temuto per i vetri alti della Chiesa); uno strabiliante
Gianluigi Borrelli, pianista e compositore: con lui si è volato alto come non
mai; ed io che raccordavo mie poesie a brani d’opera, e non mi impensieriva il
pubblico: mai mi era capitato di gustarlo così coinvolto, composto, puntuale nei sorrisi e nelle ovazioni. Piena
zeppa sia la navata centrale che le laterali, è stato come se ognuno avesse offerto
la propria solitudine a compagnia di tutti: la festa grande di un NOI di cui
avevo perso le coordinate.
Gradita, attesa e preziosa la
partecipazione del Sindaco Antonio Ceraso e di tutto il consiglio, resta un
piccolo rammarico: i nuovi Sacerdoti che hanno preso il posto dei monaci – la
cui permanenza ricordava gli anni del cucco - e che gentilmente hanno offerto
una sede così prestigiosa come il santuario del SS. Crocifisso, non c’erano.
Peccato, avrebbero conosciuto un
pezzo di cuore importante di questo paese, e alludo a quel Noi luminoso che forse
sa addensarsi solo in una Chiesa.