ARTE E CULTURA / Inarrestabile pioggia di premi per la poetessa Angela Caccia
Figlia di una terra dannata, trasforma
gioie e tormenti della sua esistenza in versi leggiadri
La stagione
autunnale traspare da fugaci quanto irruenti acquazzoni ma le temperature miti
continuano a illuminare il cielo crotonese, nel quale brilla incessantemente
una stella della cultura locale. Angela Caccia, già pluripremiata poetessa
cutrese, ha conquistato altri tre prestigiosi riconoscimenti: i suoi
versi, insieme a quelli di altre dodici poetesse calabresi e lucane, saranno
contenuti nell’antologia “Sud - Viaggio nella poesia delle donne" edito da
LietoColle, a cura di Bonifacio Vincenzi.
Sempre restando
nell’ambito calabro-lucano, la Caccia si è aggiudicata un secondo posto
al Premio Letterario di Calabria e Basilicata, indetto dall’Istituto Culturale
della Calabria “Il Musagete”, con “Il tocco abarico del dubbio”, silloge
catartica che ha già ricevuto ottime recensioni da parte della critica nazionale.
Sabato 3
ottobre, durante la cerimonia di premiazione, la poetessa ha fatto riecheggiare
la sua nobile arte nella Sala University Club dell’Università della Calabria a
Cosenza, ricevendo il plauso del Presidente di “Il Musagete”, Oreste
Bellini, del Presidente della giuria, Bonifacio Vincenzi, poeta e
critico letterario impegnato da lunghi anni in un lavoro di promozione
culturale estenuante, e della giurata Griselda Doka, saggista nonché
organizzatrice di eventi culturali.
La pioggia di
premi non si è arrestata per la raccolta presentata nel mese di luglio nella
città pitagorica: menzione d'onore con medaglia d'argento al Concorso “Va'
Pensiero” di Soragna, affascinante borgo nei pressi di Parma. E, infine, non
per importanza ma per mera cronologia, i riconoscimenti non mancano neppure per
l’ultima fatica letteraria della Caccia: la nuova silloge “Sul ramo alto del
giorno”, che sarà pubblicata entro il 2016, ha conquistato il primo premio al
Concorso “Area dello Stretto” che verrà consegnato alla poetessa, venerdì 23
ottobre, durante la cerimonia nel Salone dei Convegni nella sede della
Provincia di Reggio Calabria.
I meritati
successi attestano il lirismo soave della figlia di una terra dannata, che
trasforma gioie e tormenti della sua esistenza in versi leggiadri che conducono
il lettore in un vortice di pathos. Così, la delicatezza dei versi della
Caccia, intrisi di vissuto e ricordi, si infrange come un’onda spumosa
contro gli scogli aguzzi della dura realtà crotonese, rappresentando un’ancora
di salvezza per raggiungere la “terra promessa” ove ognuno può riscoprire se
stesso, riappropriarsi della bellezza, e ridestarsi.
Gabriella
Cantafio