www.youtube.com/watch?v=x3wBKtlRLOI
A
quanto pare, anche quest’anno dovremo accontentarci della nostra Italietta. Dilaga
il suo riflesso, dai piccoli comuni come il mio alle grandi metropoli: tutto all’insegna
della deminutio dignitatis.
Anche quest’anno, con interesse sempre minore, osserveremo gli uomini di potere – se ci si soffermasse a sondare la prima di qualifica, uomini, tremerebbero le vene ai polsi!-, litigare tra loro, nel marciume generale, chi è la mela meno marcia, come se ciò fosse un merito e li si dovesse ringraziare per quella furfanteria “controllata”.
Anche quest’anno, con interesse sempre minore, osserveremo gli uomini di potere – se ci si soffermasse a sondare la prima di qualifica, uomini, tremerebbero le vene ai polsi!-, litigare tra loro, nel marciume generale, chi è la mela meno marcia, come se ciò fosse un merito e li si dovesse ringraziare per quella furfanteria “controllata”.
Dove
sono i voli alti? Dove le vette?...
Chi ancora
ha la grazia, in una fatica sempre più insondabile, di uno sguardo alto – e bisogna
tenere duro!
Cerca una maglia rotta nella
rete/che ci stringe, tu balza fuori, fuggi!/Va, per te l’ho pregato -
non ha
perso il sano sentimento dell’indignazione, lo ha solo, per autodifesa, depurato
dal disprezzo: un impulso che, per quanto riferito a un disvalore, innesca un’energia
che va a sprecarsi se accesa su esseri piccoli, con un orizzonte ad una spanna
dal naso e il cuore troppo vicino al buco del culo.