domenica 4 gennaio 2015

Dalla mia fetta di Italietta


www.youtube.com/watch?v=x3wBKtlRLOI


A quanto pare, anche quest’anno dovremo accontentarci della nostra Italietta. Dilaga il suo riflesso, dai piccoli comuni come il mio alle grandi metropoli: tutto all’insegna della deminutio dignitatis. 

Anche quest’anno, con interesse sempre minore, osserveremo gli uomini di potere – se ci si soffermasse a sondare la prima di qualifica, uomini, tremerebbero le vene ai polsi!-, litigare tra loro, nel marciume generale, chi è la mela meno marcia, come se ciò fosse un merito e li si dovesse ringraziare per quella furfanteria “controllata”.

Dove sono i voli alti? Dove le vette?...
Chi ancora ha la grazia, in una fatica sempre più insondabile, di uno sguardo alto – e bisogna tenere duro!
Cerca una maglia rotta nella rete/che ci stringe, tu balza fuori, fuggi!/Va, per te l’ho pregato -
non ha perso il sano sentimento dell’indignazione, lo ha solo, per autodifesa, depurato dal disprezzo: un impulso che, per quanto riferito a un disvalore, innesca un’energia che va a sprecarsi se accesa su esseri piccoli, con un orizzonte ad una spanna dal naso e il cuore troppo vicino al buco del culo.