venerdì 19 dicembre 2014

Natale 2014



Ho chiuso le parole in un cassetto
le vene aperte scivolano rabbia
sabbia di deserto

cielo
terra
curva d’orizzonte
tre cammini e nessuna
varcò zone di frontiera
resta tra specchio e carne
quest’io belante.

Si fanno strada i Tuoi rintocchi
placano la pena senza estirparla
-…ci troverai più nudi e vuoti
alla capanna!-

da vetri di balconi la dovizia
alberi colorati e finti
fitti nell’ombra ambrata
tintinnano lucine senza passione

altri vetri e un Lazzaro qualunque
piccolo mondo di solitudine stellante
alla sequela dell’Amore che nasce

s’imperla la sua voce di preghiera
assommando le lacrime del Natale scorso.