Mi rileggo
e sono il banco di neve
ombrata
ferita
da ogni passo
un mare
frastagliato
invidia
il suo riflesso
azzurro
calmo
il santo nella nicchia che
non
perdona
un
leone immobile
nel suo
deserto rosa
il
fascino dell’orizzonte
il
piede sulla pietra aguzza
un
pezzetto di arcobaleno
sul
nuvoloso piumaggio
-...il
cielo sogna!-
la
pioggia fine sul grano
il
papavero si inginocchia
la
spiga ritta di gioia
la
gloria dell’alba
i tramonti senza squilli di tromba.
i tramonti senza squilli di tromba.