giovedì 5 giugno 2014

La buona crescita



FINALE NAZIONALE DI COPPA ITALIA 2014: MEDAGLIA DI BRONZO A ROSSANA GENTILE DELL’A.S.D. JUDO MILONE CROTONE

Un maestro indù mostrò un giorno ai suoi discepoli un foglio di carta con un punto nero nel mezzo
 "che cosa vedete?" chiese.
"Un punto nero!" risposero.
"Nessuno di voi è stato capace di vedere il grande spazio bianco!"
Replicò il maestro. (Apologo indiano).

Tanta premessa per sottolineare come, coinvolti dal nerume che circonda questa nostra fetta di tempo e di Europa, si avverta quasi una ritrosia a leggere notizie positive, stridenti col quotidiano requiem di sottofondo in cui la Cassandra di turno continua a profetizzare sciagure.  Il positivo è recepito l’eccezione, lo sporadico che, ahimè, conferma la regola e la consuetudine di un’inesorabile discesa. Ma le regole sono altre,  le consuetudini si cambiano …

Tanta premessa per inquadrare nella giusta e dovuta dimensione la vittoria della nostra Rossana Gentile, atleta dell’ A.S.D. Judo Milone Crotone, sulla friulana Bressan Asha. Un meritato terzo posto conseguito alla Finale Nazionale di Coppa Italia,  gara riservata agli atleti appartenenti alle classi junior e senior, svoltasi a Follonica il 1° giugno scorso.

Un appuntamento annuale al quale gli atleti della Società Milone  – in primis Rossana che emerge sempre per l’impegno nei più estenuanti allenamenti -  si preparano con costanza e quotidianità, ben consci –  e a dispetto di quella deleteria convinzione che dilaga nella nostra gioventù – che un risultato, sportivo e non, va guadagnato  e, quindi, sudato. Nulla può essere lasciato all’improvvisazione o alla fortuna del momento, né si può confidare su innati talenti se questi non sono alimentati e sostenuti da una tenace preparazione:  Il genio è l'1 per cento ispirazione – avverte Thomas Edison - e il 99 per cento traspirazione, sudore.

È in questo sfondo che va incastonata la vincita della nostra ragazza, diciassettenne di una semplicità estrema, a cui mamma Carmela e papà Tommaso hanno ben inculcato principi e valori che “sono la regola”, smontano ogni litanica autocommiserazione e aprono a prospettive di vittoria: non è un caso che, oltre ad essere un’ottima judoka, Rossana raggiunga anche ottimi profitti scolastici.

Gioventù buona e sana la sua, che di solito resta nell’ombra perché i titoloni di testate e mass media in genere sono monopolizzati da notizie altre - ben lontane dal mostrare l’esempio - che rimarcano le nefandezze di ragazzi traviati:  un gioco sporco il loro, un gioco al ribasso, che opacizza la strada e il percorso e preferisce additare l’ostacolo e il muro.

Certo, il rumore di un abete che cade fa più fragore di quella che è stata la sua silenziosa vita,  ma è l’intera abetaia che resta sana se punta sulla buona crescita.