martedì 20 maggio 2014

Sei letti



Tutti a ridosso di un lembo
di parete viola stinto

tutti fili d’oro su vecchi broccati

rettangoli di croci abbalconate
in uno spazio abarico dove
ogni cosa è demandata
-tiene duro solo la volontà         

barcarole abbittate con un’unica gomena
dopo il naufragio

 violini abbrancati a caso
-a turno, sciami di note macchiate-
nessuno ha più un nome proprio
tutti accampanati col dolore.

Sei letti e una finestra sola
-il cielo che pende da un ospedale
ha più rondini-

al di là la vita scorre normale
una ninna nanna ad ogni luna
cantano ancora foglie di sole

… una sola finestra
per tornare a sognare.