domenica 6 aprile 2014

Giovanni 4, 5-42



Femmina e donna folta
rammendavo virtù
dalla ghirlanda dei capelli
lungo i fianchi:
un vuoto a perdere 
una cella
in me luccicavano 
vibrisse di ragno.

Di silenzio bianco anche quel giorno
invereconda la bellezza del tramonto
se l’epilogo è lo stesso polverio della notte

a testa bassa
guardavo i piedi affondare
pesava il nulla a valanga

la Tua voce nel mio abisso
una lampara nella notte
che scuote il fondale

-chi sei?
-acqua di stella,
al mattino
proietta ancora la sua ombra

-Ti prego
fammi pozzo...