Giorno 7 gennaio
si smantella l’omino col puntale
che ha ammiccato per giorni
smorzato l’incanto
-pesava la sua patina-
si torna alla pelle feriale!
Il vicino monta un canneto
e barra il suo orto,
il limitrofo inveisce
defraudato di un raggio
-piena la licenza
di ritornare stronzi.
Mi punge
un desiderio di campane
voce piena –la parola
che mi manca-
vibrisse che tocchino
i quattro punti cardinali.
Tra i rami ancora scheletriti
il paese dell’anima
una favola triste senza
il cielo felice della festa.
Fuma un comignolo
l’astrazione addolcisce contorni
s’accuccia un cane
all’angolo più tiepido del giorno.
all’angolo più tiepido del giorno.