sabato 7 dicembre 2013

Abbattuto il salice



Abbattuto il salice
giace come una bue
pronto al macello
-... ed io che t’aspettavo vecchio!

Primo piano sullo sfondo
a te ritornava lo sguardo
altrimenti perso

tubavano colombe
nella casa dei passeri e
pensieri che appuntavo
al tuo erbario

il petto gonfio di giorno
ogni foglia un chicco di luna
nella tua ombra scavavo
solchi per la semina.

Abbatterti è stato come
ammainare una bandiera,
resta un silenzio appeso
e la sconfitta della terra

non ti troverà questo maggio
il battimani dell’aria
la lumaca in corsa
sotto la tua radura ...

Spirito antico
vocato al cielo
ora un buco di torba
forse un pergolato di stelle.