sabato 23 novembre 2013

Senza tetto e pareti



Lungosenna incolore
il sole - una luna velata-
essuda penombre

si confondono
statue con alberi e siepi
di pietra
di sonno.

Parigi è il suo fiume
-che scorre che scorre … -
a tratti s’incaglia
e s’impenna solenne
il passato.

Gonfia il petto
un violino lontano,
si torce tra note smagate 
e continua a danzare in profondo.

Tintinna stupore
mistura di idiomi
l’arte è profumo
il piglio altezzoso
la signora avvenente

campane si chiamano lente
dall’assolo ad un coro e
sottovoce un memento.

Parigi è spazio interiore
estensione tensione
la casa senza tetto e pareti

sul selciato battuto
ogni orma ha imparato

e ritorna.